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Arte 
IL QUADRO DIVENUTO IL SIMBOLO CONTRO LA CENSURA 
 
E’ sempre interessante scoprire come nascono i capolavori d’arte e la storia del dipinto “Dopo il bagno” di Raphael Peale (1774-1825), è molto divertente. Un giorno il pittore americano Asher Durand, acquistò il quadro dal titolo “Ariadne” dell’artista John Vanderlyn; si trattava di un nudo femminile (che potete ammirare qui di sotto) immerso nella vegetazione di un bosco. Essendo nei primi anni dell’Ottocento, una tale opera creò non poco scandalo in casa Durand e così il pittore per rispetto alle donne della sua famiglia ed anche degli amici che andavano a trovarlo, tenne sempre un telo disteso sopra al dipinto di Vanderlyn. Tra gli amici di Durand vi era anche Raphael Peale, il quale trovò molto divertente il compromesso accettato da lui e gli diede l’idea di creare il dipinto “Dopo il bagno”, come satira verso il perbenismo della società americana, la quale si scandalizzava davanti ad un semplice nudo artistico; nel suo quadro la Venere di turno si intravede solo nelle mani e nelle caviglie perché il resto del dipinto è nascosto da un telo abilmente dipinto da Peale, proprio con lo scopo di non mostrare la nudità femminile. Il sarcasmo di Peale fece diventare il suo dipinto un simbolo contro la censura messa in atto nei musei e nelle esposizioni d'arte, sostenuta dall’ipocrisia morale ottocentesca americana.
 
“Ariadne” di John Vanderlyn 
"Dopo il bagno" di Raphael Peale