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L'EROTISMO DIPINTO DALLE DONNE 
 
A partire dal Cinquecento più i papi inasprivano le pene per chi commissionava o dipingeva opere considerate pornografiche e più aumentava la richiesta. La Controriforma imponeva processi che potevano  portare al carcere, ma anche alla morte, tuttavia il fascino del proibito partito secondo la Bibbia da Adamo, non cessò mai nemmeno quando a rischio veniva messa la vita. Le pittrici in passato, seppure protette da padri o mariti, faticavano sempre a trovare commissioni perché verso di loro  esistevano parecchi pregiudizi, ma trovarono spazio nella pittura proibita, scartata da molti uomini perché considerata pericolosa.  
Artemisia Gentileschi (1593-1653)   di scuola caravaggesca,  dipinse numerosi quadri sensuali, così come la pittrice Lavinia Fontana (1552-1614); nel Seicento lavorò molto in tal modo anche la pittrice bolognese Elisabetta Sirani (1638-1665), purtroppo morta giovanissima (si dice avvelenata da una donna gelosa di lei); nel Settecento Rosalba Carriera (1673-1757), spinta dai problemi economici come tutte le sue colleghe, accettò qualsiasi commissione le venisse offerta, comprese anche quelle invise alla Chiesa.           
(FAGR 24-3-20) 
 
Artemisia Gentileschi 
 
 
Lavinia Fontana 
 
Lavinia Fontana 
 
Elisabetta Sirani 
 
 
Rosalba Carriera 
 
Elisabeth Vigée Le Brun