L'ALBERO COME UNIONE TRA CIELO E TERRA
 
Fin dall'antichità l'uomo ha sempre visto negli alberi della sacralità per via del suo avere le radici affondate nel terreno e i rami rivolti verso la sommità del cielo. Per i Vichinghi l'abete rosso aveva poteri magici e anche nell'antica Roma, c'era l'usanza di decorare le case con i rami di pino durante le feste delle Calende del primo mese dell'anno. Il Cristianesimo sostituì le conifere con l'grifoglio, più indicato ad indicare con le sue foglie le spine della corona di Cristo e le sue bacche rosse il sangue da Lui versato per l'umanità. L'abete tornò ad essere usato per le festività natalizie a partire dal XVI secolo in Germania quando iniziò ad essere decorato con noci, mele e datteri. La più grande diffusione dell'albero di Natale però la si deve al marito della regina Vittoria, Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, il quale lo volle per decorare le prestigiose stanze del suo palazzo, creando una moda che si diffuse ben presto in tutti i paesi anglossassoni. La magia dell'albero addobbato con candele fu tale che la stessa regina Vittoria desiderò farlo immortalare su tela dal pittore William Corden, pittore di corte assieme al padre William Corden il Vecchio. 
(FAGR 29-11-2020) 
 
"L'albero di Natale della regina Vittoria " di William Corden il Giovane